La vendita di antibiotici per il trattamento animale sta diminuendo: Svizzera e Germania

Dati positivi quelli che vengono dagli allevamenti di animali, sia in Svizzera che in Germania infatti sono in costante diminuzione la vendita di antibiotici per il trattamento di animali dal 2011. I dati nel complesso restano comunque alti.

Svizzera, medicina veterinaria: continua a diminuire la vendita di antibiotici

La quantità totale di antibiotici venduti per il trattamento di animali in Svizzera è diminuita anche nel 2019: lo dimostra il rapporto annuale sulla vendita di antibiotici in medicina veterinaria. Rispetto all’anno precedente, il volume totale è diminuito di circa il 7 %.

Nel settore veterinario, le quantità di antibiotici venduti dalle aziende di distribuzione (titolari di omologazione) vengono registrate e valutate annualmente.

Finora, tuttavia, mancavano i dati sul consumo di antibiotici riferito alle diverse specie animali e ai diversi tipi di produzione (ad es. azienda di vitelli da ingrasso, azienda di bovini da latte), alle singole aziende detentrici di animali e ai singoli studi veterinari (cliniche veterinarie). Per colmare questa lacuna è stato creato, su incarico del Parlamento svizzero, il sistema d’informazione sugli antibiotici nella medicina veterinaria SI AMV, che consente di valutare lo sviluppo di resistenze, di individuare l’uso eccessivo o inappropriato di antibiotici e di avviare quindi misure adeguate.

L’USAV analizza questi dati e li pubblica in un rapporto annuale (si veda ARCH-Vet sotto «Ulteriori informazioni»).

Medicina veterinaria – calo delle venditedi antibiotici nel 2019

Rispetto all’anno precedente, il volume totale è diminuito di circa il 7% mentre per gli antibiotici critici, che andrebbero usati solo quando i normali antibiotici non sono più efficaci, si registra una diminuzione del 25 % circa. Nonostante questi risultati, le resistenze agli antibiotici restano una sfida.

Medicina veterinaria – 2019: ancora in netto calo la vendita di antibiotici critici

Sono queste le principali conclusioni del rapporto annuale sulla vendita di antibiotici in medicina veterinaria.

Le vendite di fluorochinoloni e cefalosporine di 3^ e 4^ generazione in Germania sono in calo dal 2011.

Il Ministero federale dell’alimentazione e dell’agricoltura della Germania afferma, dopo un’analisi, che la quantità di antibiotici utilizzati in medicina veterinaria è nuovamente diminuita in modo significativo nel 2019. Rispetto all’anno precedente, il volume è diminuito di 52,2 t, passando a 670 t (7.2% in meno), ed ha quindi raggiunto il livello più basso dal primo record del 2011, con 1.706 t. Ciò corrisponde ad una diminuzione del 60,7% in questo lasso di tempo.

È una bella notizia il ridotto utilizzo dei fluorochinoloni e cefalosporine di 3^ e 4^ generazione, che sono particolarmente importanti per la terapia umana. La quantità di fluorochinoloni è diminuita di circa 1,7 t rispetto all’anno precedente, mentre quella delle cefalosporine di 3^ e 4^ generazione è diminuita di 0,5 t. Queste classi di farmaci sono quindi diminuite in maniera significativa.

In totale, lo scorso anno sono state consegnate 670 t di antibiotici ai veterinari tedeschi dalle aziende farmaceutiche e grossisti. Come negli anni precedenti, le principali basi rilasciate erano penicilline (264 t) e tetracicline (140 t), seguite da antibiotici polipeptidici (Colistina) (66 t), sulfonamidi (59t) e macrolidi (57 t).

Con una nuova ordinanza è stato stabilito che quando si utilizzano fluorochinoloni e cefalosporine di 3^ e 4^ generazione, deve essere eseguito un test di sensibilità batterica con procedure standard. Questo test consente di stabilire se l’antibiotico previsto può essere efficace.

Fonte: ruminantia.it