Zoppie bovine: come comportarsi per salvaguardare il benessere animale e le produzioni
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L’estate è un momento di forte stress per le bovine da latte. Le alte temperature e la grande umidità possono influenzare in modo molto negativo le performance degli animali in stalla.
Lo studio degli effetti dello stress da caldo ha portato a studiare delle soluzioni per alleviare le difficoltà delle vacche, nonostante ciò, le conseguenze della stagione che sta per concludersi si ripercuotono per diversi mesi, almeno fino a novembre/dicembre, comportando problematiche produttive, sanitarie ed economiche.
È oramai noto che durante l’autunno gli animali in stalla soffrono di problematiche che provengono dalla stagione appena trascorsa: le zoppie e i problemi podali in generale sono tra queste, e sono i nemici da cui dobbiamo guardarci con particolare attenzione.
I mesi autunnali sono il periodo dell’anno dove si ha la maggior concentrazione delle patologie legate ai piedi. Le conseguenze ricadono sulle performance produttive (diminuzione della produzione di latte), oltre che inficiare la normale attività della bovina che non riuscirà ad essere efficiente nella manifestazione dei calori comportando ritardi costosi per il successo di una successiva gravidanza.
La gestione delle zoppie bovine è perciò un punto centrale per diminuire le perdite produttive oltre che diminuire fortemente la quota di riforma di animali invece ancora efficienti.
Classificazione delle zoppie e strumenti di individuazione del problema
Le zoppie possono avere innumerevoli cause, sia di tipo infettivo che non, problemi nutrizionali, gestionali ed eventuali traumi. La natura dolorosa delle zoppie comporta un cambiamento nell’atteggiamento delle bovine: per poter rendere il dolore sopportabile, gli animali adottano una postura anomala che si evidenzia particolarmente durante la locomozione. Tanto più evidente sarà la zoppia, tanto maggiore sarà la gravità della patologia podale (Sprecher D., 1997).
Il dolore cronico è fonte di enorme stress per il bovino, ciò di conseguenza produce un rallentamento dei processi di guarigione, un indebolimento delle funzioni cardiovascolari e respiratorie, una ridotta capacità d’ingestione e delle performance riproduttive (Whay H. R., 2009).

Percezione allevatore e reale incidenza della zoppia
Le affezioni dell’arto bovino sono numerose e di diversa natura, tuttavia l’incidenza reale del problema è gravemente sottovalutata. Una recente ricerca ha messo a confronto la percezione dell’allevatore e la reale incidenza della zoppia, dando origine a numeri molto diversi tra loro: 5,73% il numero riportato dagli allevatori e il 22,11% la reale incidenza media delle stalle analizzate.
Le più frequenti patologie podali che si riscontrano in stalla sono le seguenti:
– flemmone interdigitale
– dermatite digitale
– dermatite interdigitale
– laminite
– ulcera soleare
Qui di seguito l’incidenza delle principali patologie podali (Tomlinson, 2008).
L’incidenza dei costi e delle perdite in termini produttivi di un animale con zoppia è stimata attorno a 300 – 350 €, cifra comprendente la mancata produzione di latte, i costi di trattamento, l’aumento dell’indice di riforma e la perdita di efficienza nell’ambito riproduttivo.
Ma cosa determina la zoppia nell’animale e a cosa prestare attenzione?
Il «cuscinetto plantare» (definito anche corpo fibroelastico) è costituito da tessuto connettivo e tessuto adiposo e si trova tra l’osso della terza falange e il corno della suola. Funziona come un vero e proprio «ammortizzatore» durante la deambulazione.
Ricercatori della Cornell University hanno investigato sulla relazione esistente tra due lesioni digitali (ulcera della suola e malattia della linea bianca) e lo spessore del cuscinetto plantare. Quando l’animale è troppo magro anche il tessuto adiposo del cuscinetto si trova in quantità inferiore e lesioni, quali l’ulcera della suola, possono instaurarsi con maggiore facilità.
I rilievi sono stati eseguiti su 501 vacche in lattazione di razza Holstein. La prevalenza delle lesioni aumentava parallelamente al decrescere dello spessore del cuscinetto. Inoltre, è interessante notare come tale spessore diminuiva in modo costante con l’avanzare della lattazione, per raggiungere il minimo al 120° giorno. Il punteggio di condizione corporea era in linea con lo spessore del cuscinetto, così come a un aumento del Bcs (Body condition score) corrispondeva un parallelo incremento di volume del cuscinetto stesso. È quindi evidente che un’intensa mobilizzazione di tessuto adiposo all’inizio della lattazione costituisce un importante fattore di rischio per la salute del piede.
I risultati di questo studio sembrano confermare il fatto che l’insorgenza delle lesioni dipenda in gran parte da fattori esterni quali, ad esempio, il luogo di stabulazione e la durezza del pavimento. Inoltre, quando le proprietà di ammortizzatore del cuscinetto plantare diminuiscono, il cheratogeno diventa vulnerabile agli insulti meccanici. Ad esempio, anche con l’avvicinarsi del parto la robustezza del tessuto connettivo si riduce in modo significativo. Questo succede probabilmente per l’attivazione di enzimi e ormoni caratteristici del periparto, come gli estrogeni e la relaxina, coinvolta nel rilassamento della cervice.
(fonte: informatore agrario)
Questo è un aspetto molto importante da tener presente. Occorre prestare la massima attenzione al benessere dell’animale nella fase di transizione.
Anche il pareggio degli unghioni eseguito in modo regolare e professionale è fondamentale nella prevenzione nelle patologie podali. Prediligere il pascolo all’aperto è un modo “naturale” per favorire il pareggio degli unghioni ed evitare che l’animale cammini troppo a lungo sul cemento.
Locomotion score
Il locomotion score è basato sull’osservazione dei bovini in stazione e in movimento, con osservazione della postura della schiena e dei movimenti della testa.
Il locomotion score è efficace per la rilevazione precoce di lesioni podali, monitorando la prevalenza della zoppia e la gravità delle differenti zoppie nella mandria, identificando quindi i soggetti per il pareggio funzionale che necessitano di essere trattati.
La pratica di effettuare il locomotion score dovrebbe essere effettuata almeno una volta a settimana. Nelle aziende particolarmente sensibili al problema si osservano gli animali nel tragitto che dalla stalla porta alla sala di mungitura: in questa occasione gli operatori valutano gli animali secondo le indicazioni del locomotion score individuando quindi se l’animale è sano (locomotion score 1) o se presenta anomalie più o meno gravi (locomotion score da 2 fino al 5, che rappresenta una zoppia grave).
Locomotion Scoring – Fonte: Zinpro
Perché è importante limitare le zoppie bovine in stalla
Diverse sono le motivazioni che rendono essenziale limitare le zoppie in stalla.
E’ una questione e di immagine e sensibilità. Il consumatore che vede un bovino zoppo pensa che l’animale non stia bene, che non sia sano e in salute. Questo dovrebbe valere anche per gli allevatori che non dovrebbero accettare la zoppia come qualcosa di normale.
Ma anche di profitto. Le zoppie, infatti, provocano delle perdete economiche. L’animale affetto da zoppia:
- Non utilizza appieno la razione da cibo
- Produce meno latte
- È portato a dimagrimento e ipofertilità
- Ha bisogno di farmaci e spese veterinarie
Per questo è importante che l’incidenza delle zoppie in stalla sia pari o inferiore al 5%.
(Fonte: informatore agrario)
Soluzioni Zoo Assets per le bovine: come camminare al meglio in autunno
L’impatto economico e quello sulla sanità animale delle zoppie nelle bovine da latte sono un esempio di problematica che, se sottovalutata, comporta una enorme perdita dal punto di vista della produttività dell’animale e, non da ultimo, può essere un importante fattore di riforma delle bovine in stalla.
La prevenzione è quindi essenziale a fianco di un riconoscimento precoce delle patologie per poter intervenire tempestivamente dove vi fossero carenze gestionali o necessità di integrazioni all’alimentazione utili per salvaguardare la sanità dell’unghione.
Il team di ricerca di ZOO ASSETS è da sempre impegnato nello studio di avanzate soluzioni tecnologiche e nutrizionali per garantire le migliori performance produttive e sanitarie delle bovine da latte.
La complessità del tema legato alle zoppie, ha imposto di creare tre formulazioni mirate per rispondere alle esigenze degli addetti ai lavori.
Grazie alla ricerca scientifica, ZOO ASSETS ha formulato le seguenti tre soluzioni preventive per far fronte alle differenti patologie.
La collaborazione con ZINPRO, leader mondiale delle produzioni di oligoelementi chelati in forma organica, ha permesso di fornire il corretto apporto di tali elementi.
Il rapporto 1:1 fra metallo-amminoacido, dei chelati ZINPRO, ha fatto sì che si potesse ottenere la massima biodisponibilità di elementi quali lo Zinco, il Rame e il Manganese: integrazioni fondamentali per la corretta crescita dell’unghione della vacca.
BIG FIVE PELLET E, BIG FOOT e STAND UP PELLET sono prodotti mirati e studiati per rispondere a queste esigenze e garantire le condizioni di benessere e sanità dell’animale.
Lo Zinco, in modo particolare, è un elemento indispensabile in molti processi biologici: attiva, infatti, enzimi e vitamine ed è protagonista nel rafforzamento del corno ungueale, oltre che essere direttamente coinvolto nei processi di ricostituzione delle lesioni.
Il Rame ed il Manganese sono elementi anch’essi fondamentali nella sanità del piede delle bovine.
Il Rame, in particolare è coinvolto nel rafforzamento dei tessuti connettivi ed è un’ottima integrazione in aziende con animali sofferenti della malattia della linea bianca.
Il Manganese è molto utile nel rafforzamento delle strutture tendinee che vengono fortemente sollecitate una volta che l’animale, sofferente per il dolore provocato dalle patologie podali, adotterà posture e atteggiamenti compensatori che arrecheranno sicuramente meno dolore, ma un calo nelle performance produttive.
STAND UP PELLET nello specifico può essere utilizzato come soluzione d’urto laddove le bovine presentano situazioni di forte stress e una spiccata predisposizione alle patologie podali siano esse dovute a limiti di carattere ambientale oppure una mandria con una situazione di locomotion score non ottimale. STAND UP PELLET è quindi perfetto sia per il periodo estivo in funzione di una prevenzione delle patologie podali, ma anche utile nel periodo autunnale, noto per essere il periodo più critico per le zoppie, in quanto è in grado di ridurre l’infiammazione a carico dell’apparato locomotore e rafforza sia le strutture ossee che articolari grazie a Zinpro Performance Minerals®.
Le soluzioni ZOO ASSETS sono studiate su misura per le esigenze delle bovine da latte.