L’Emilia-Romagna fa da apripista e abbandona le gabbie
L’Emilia-Romagna fa da apripista e si muove verso un allevamento senza gabbie in risposta all’iniziativa dei Cittadini Europei “End the cage age”.
L’articolo che vi proponiamo spiega la genesi e gli effetti di questa decisione.
L’Emilia-Romagna verso un allevamento senza gabbie
La Commissione Politiche economiche dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna nella seduta del 4 maggio 2021 ha approvato una risoluzione che impegna la Giunta regionale a promuovere politiche e strumenti a supporto della transizione del settore zootecnico ad allevamenti che non fanno uso delle gabbie.
Buone notizie, e non solo per animalisti ed ambientalisti – ha commentato a capogruppo di Europa Verde Silvia Zamboni – Oggi l’Emilia-Romagna fa un primo importante passo verso la transizione graduale a modalità di allevamento senza gabbie. Grazie all’approvazione della risoluzione per abbandonare l’uso delle gabbie negli allevamenti, di cui sono prima firmataria, l’Emilia-Romagna, prima in Italia, intraprende un percorso istituzionale per la tutela sia del benessere e della salute degli animali, e quindi anche dei consumatori, sia della reputazione delle nostre eccellenze alimentari sui mercati internazionali.” E prosegue: “Con l’approvazione di questa risoluzione l’Emilia-Romagna fa da apripista in Italia per l’attivazione di misure concrete in risposta all’Iniziativa dei Cittadini Europei “End the cage age”, (Fine all’era delle gabbie) avviando la transizione graduale a modalità di allevamenti senza gabbie e nel rispetto del benessere animale“.
Contro l’uso delle gabbie negli allevamenti è infatti stata attivata da tempo l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “End the Cage Age”, Stop all’era delle gabbie (negli allevamenti), che lo scorso 2 ottobre si è conclusa con la consegna alla Commissione Europea di quasi 1,4 milioni di firme raccolte e autenticate negli Stati membri. L’ICE “End the Cage Age” è stata lanciata l’11 settembre 2018 ed è la terza, tra le 75 registrate finora, per numero di firme raccolte. In particolare, come si legge nel testo della risoluzione, in Italia sono state raccolte oltre 90mila firme, e 21 delle 170 associazioni europee che si sono attivate sono italiane. Il sostegno massiccio da parte dei cittadini a questa iniziativa conferma l’enorme livello di interesse dei cittadini europei nei confronti del benessere animale.
Ora la Commissione europea avrà 6 mesi di tempo per rispondere alle richieste dei cittadini e farsi avanti con concrete proposte legislative, per mettere fine all’uso delle gabbie negli allevamenti all’interno della UE.
Nel frattempo… lo scorso 8 ottobre 86 membri del Parlamento europeo di tutti gli schieramenti politici avevano richiesto alla Commissione europea di eliminare gradualmente l’uso delle gabbie negli allevamenti di galline ovaiole, conigli, scrofe, vitelli, quaglie, anatre, oche, pollastre (giovani galline) e polli da carne, proponendo: l’armonizzazione di questi standard dato che ad oggi risultano diversi tra i vari Stati ed il divieto di importazione nella UE di tutti i prodotti che non li rispettano.
Il 15 aprile 2021 si è svolta l’audizione pubblica presso il Parlamento europeo sull’iniziativa “End the Cage Age”. Nel corso dell’incontro i Parlamentari europei presenti hanno espresso una convinta adesione agli obiettivi dell’iniziativa richiedendo coerenti decisioni da parte della Commissione Europea, unitamente alla necessità di adottare soluzioni che possano aiutare la migliore applicazione delle misure proposte; analogo interesse è stato manifestato dai rappresentanti della Commissione Europea e delle Commissioni parlamentari interessate.
In parallelo, la Regione Emilia-Romagna aveva già legiferato in materia di benessere animale riservandone le risorse alle misure del Piano di Sviluppo Rurale: con il PSR 2007/2013 – Misura “Benessere Animale” e con il PSR 2014/2020. Questo per migliorare le condizioni di vita degli animali negli allevamenti, inoltre la Regione è impegnata a perseguire gli obiettivi di Farm to Fork per incrementare le produzioni biologiche e rendere sostenibili le produzioni alimentari.
In considerazione di tutto questo, la risoluzione impegna la Giunta regionale a:
- mettere in campo politiche e strumenti – sia di carattere economico che di indirizzo per i Piani urbanistici – a supporto della transizione ad allevamenti senza gabbie e rispettosi del benessere animale da elaborare attraverso il coinvolgimento degli allevatori dell’Emilia-Romagna, anche mediante forme di sostegno, compatibilmente con le risorse di bilancio e nel quadro di un modello di allevamento sostenibile sotto il profilo ambientale ed economico;
- proseguire le iniziative a supporto del benessere animale già intraprese;
- promuovere azioni di sensibilizzazione ed educazione dei consumatori, favorendo quindi comportamenti consapevoli e sostenendo anche l’adesione degli allevatori agli obiettivi dell’”Iniziativa dei cittadini europei” richiamata;
- intervenire presso il Governo, attraverso la Conferenza Stato-Regioni e in attesa delle decisioni della Commissione Europea, perché siano attivate misure concrete per dare una risposta all’Iniziativa dei Cittadini Europei che ha visto coinvolti associazioni e cittadini italiani, avviando la transizione graduale a modalità di allevamenti senza gabbie, garantendo condizioni generali di benessere, anche al fine di tutelare la reputazione e la competitività del Made in Italy all’estero;
- valutare l’adozione delle politiche e degli strumenti oggetto di tale atto, favorendo tavoli regionali specie per specie;
- trasmettere questa risoluzione al Governo italiano.
Fonte: Ruminantia.it