L’irrigazione del mais: tecniche e costi a confronto

L’irrigazione delle superfici agricole

In Italia metà della produzione agricola e il 60% del valore economico complessivo dei prodotti agricoli derivano da circa il 20% di superficie su cui si effettua l’irrigazione. Dunque, considerata la scarsità di risorse idriche, la sostenibilità dell’attività agricola deve essere migliorata mediante tecniche irrigue che favoriscano il risparmio idrico e incrementino l’efficienza d’uso dell’acqua.

La Microirrigazione

Particolarmente efficace è la microirrigazione (irrigazione localizzata con ali gocciolanti), che consente di effettuare un’irrigazione più precisa e con meno sprechi di acqua.

La dotazione di questi impianti consente inoltre di effettuare la fertirrigazione, che permette la distribuzione frazionata dei nutrienti in accordo con lo sviluppo della coltura e limita la loro dispersione nell’ambiente.

Tuttavia, questo metodo irriguo risulta essere più costoso rispetto ad altri e la sua applicazione deve essere valutata in relazione alle diverse situazioni aziendali.

Nell’articolo riportato di seguito viene valutata nel dettaglio l’incidenza economica di differenti metodi irrigui adottabili su mais.

Risultati

L’impiego del pivot è risultato il metodo irriguo più economico, nonostante i costi iniziali nettamente superiori alle altre tecniche.

L’irrigatore gigante semovente (rotolone) presenta invece i costi di esercizio più elevati, per la maggior incidenza dei costi energetici legati alla necessità di operare a pressioni superiori.

La microirrigazione con ala gocciolante comporta invece costi molto più elevati. La spesa per la necessaria sostituzione annuale dell’ala gocciolante è infatti superiore alla riduzione dei costi energetici per le limitate pressioni di esercizio

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Fonte: L’Informatore Agrario