Lo stress da caldo colpisce anche le vacche al pascolo

Anche la pascolo è importante garantire zone d’ombra alle vacche per evitare gli effetti dello stress da caldo che possono insorgere anche in montagna.

Vi proponiamo questo articolo che mette in luce le problematiche.

Pascolo: è fondamentale assicurare zone d’ombra

Realizzare adeguate zone ombreggiate sul pascolo è la strategia più semplice per proteggere le bovine dagli effetti negativi del caldo torrido.

L’ombreggiamento di aree più o meno ampie di terreno richiede, però, un investimento economico la cui convenienza, in termini di costi/benefici, è ancora pressoché sconosciuta.

È evidente che il costo della struttura dipende dai materiali impiegati (attenzione a quelli che agevolano l’accumulo termico!), dalla tipologia del riparo e dall’ampiezza dell’area coperta. La soluzione più diffusa, orientata alla conservazione del paesaggio naturale e al mantenimento della biodiversità, consiste nella piantumazione di alberi a chioma larga o allo sfruttamento di zone piantumate già esistenti edificando ricoveri artificiali, fissi (tettoie) o mobili (teli ombreggianti tesi tra gli alberi), solo laddove il numero e la densità degli alberi siano insufficienti a garantire un’adeguata protezione di tutti i capi presenti.

Il posizionamento dei ripari deve essere limitrofo, o comprendere, porzioni di cotico erboso rigoglioso per consentire alle bovine di alimentarsi anche nelle ore più calde della giornata: le vacche brucano entro i confini dell’area ombreggiata fino a quando l’accumulo delle feci e i danni provocati dal calpestamento rendono impossibile pascolare.

Per ovviare a questo problema è fondamentale dimensionare correttamente l’area coperta in relazione al numero di capi allevati. È necessario garantire una superficie pari a 5 m2/capo o comunque con valori compresi tra 3,5 e 6,5 m2/capo; l’incremento di 1 m2 di ombra per singolo capo riduce sensibilmente anche il comportamento dell’ansimare.

Per evitare le interazioni antagonistiche e far sì che anche le bovine sottomesse usufruiscano dell’ombra è consigliabile aumentare la superficie ombrosa fino a 9,6– 10,5 m2/capo.

Fonte: informatoreagrario.it