Qualità dei foraggi
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La base essenziale su cui costruire un efficiente allevamento della bovina da latte è sicuramente rappresentata dai foraggi che debbono essere di altissima qualità per poter garantire elevati standard produttivi, qualitativi e determinare quindi un ritorno economico per l’allevatore.
Un foraggio di qualità
In primis è importante definire cosa significa produrre un foraggio di qualità, ovvero:
- Avere un’elevata produzione di materia utile per ettaro
- Produrre foraggi con ottime caratteristiche nutrizionali
- Garantire un’alta digeribilità delle differenti componenti alimentari
- Consentire una resistenza massima agli stress ambientali
- Ridurre al minimo la presenza di muffe, lieviti e micotossine
- Disporre di una superiore capacità di conservazione
Per ottenere tutto questo bisogna garantire alla pianta tutte quelle condizioni che ne ottimizzano l’espressione del patrimonio genetico e per fare ciò è essenziale capire che la crescita della stessa è fortemente interconnessa con il terreno in cui cresce e solo tramite un rafforzamento di tale connessione, fra cui un ottimale assorbimento di nutrienti, è possibile ottenere il foraggio di alta qualità al quale si deve ambire.
Biostimolanti e fertilizzanti basati su un pool specifico di batteri e funghi della rizosfera (inoculi micorritici), ricreando una naturale microbiologia dei terreni, sono in grado di aumentare lo sviluppo della massa radicale, incrementare la capacità di captazione dei nutrienti nel terreno, ma anche migliorare la resistenza agli stress idrici ed alle più comuni patologie.
Il Metodo Convivo
Il Metodo Convivo, basato appunto su un consorzio micorritico specifico, crea un’armonia naturale, ovvero una simbiosi mutualistica tra pianta e un‘associazione sinergica di un consorzio microbiologico composto da micelio e spore di funghi micorrizici, funghi saprofiti e batteri della rizosfera agronomicamente utili.
I benefici che si ottengono dall’utilizzo del METODO CONVIVO, coprono diversi aspetti delle caratteristiche della pianta e quindi dell’alimento.
I benefici fisici influenzano la crescita della pianta:
- Aumentano lo sviluppo dell’impianto radicale,
- Aumentano la capacità di assorbimento,
- Favoriscono una maggiore crescita soprattutto nelle fasi di levata,
- Aumentano la massa utile prodotta per ettaro
- Aumentano la resistenza agli stress idrici ed ambientali;
- Aumentano la resistenza verso gli attacchi patogeni,
- Riducono la presenza di muffe e lieviti;
Da un punto di vista nutrizionale, numerose prove scientifiche e di campo, hanno evidenziato:
- Riduzione del contenuto in lignina
- Miglioramento della digeribilità della fibra (NDF ed ADF)
- Aumento del contenuto energetico del foraggio (ENL)
- Riduzione della presenza di muffe e lieviti
- Riduzione del rischio della presenza di micotossine
L’insilamento per la conservazione dei foraggi
L’insilamento è una pratica essenziale per garantire un foraggio costante e possibilmente stabile, per tutto l’anno. Il METODO CONVIVO, grazie al miglioramento dell’ecosistema radicale ed alla riduzione dello stress metabolico della pianta, è in grado di garantire un foraggio con caratteristiche migliori per l’insilamento:
- Aumento della flora epifitica “buona” (lattobacilli)
- Aumento dell’acidificazione metabolica della pianta
- Minor presenza di lieviti, estremamente dannosi, soprattutto nelle prime fasi di insilamento
L’utilizzo, quindi, di pratiche agronomiche specifiche può rappresentare il primo passo, essenziale, per fornire alimenti di qualità alla mandria e quindi mettere le vacche in condizione di esprimere al meglio il loro potenziale genetico, oggi estremamente elevato.