Quanto latte produce una vacca?

È possibile definire quanto latte produce una bovina da latte?

La risposta a questa domanda è un insieme di molte variabili che possono dipendere direttamente dalla bovina o dalle capacità dell’allevatore.

Per ottenere una buona produzione di latte, infatti, bisogna sapere combinare molti fattori come l’alimentazione, la genetica delle bovine, il benessere e la salute, oltre che una buona funzionalità della fertilità. È solo unendo tutto questo che otterremo una buona produzione di latte.

Per fissare alcuni numeri dobbiamo immaginare che durante l’arco dell’anno una bovina viene munta per circa 305 giorni (ai quali si devono aggiungere i 60 giorni di asciutta prima del parto), se durante questo periodo la bovina ha prodotto 10.000 kg di latte la sua produzione giornaliera media è stata di 32.5 kg di latte se consideriamo i 305 giorni che è stata munta. Se invece spalmiamo la produzione normalizzandola anche sul periodo di asciutta la media produttiva si attesterà attorno ai 27.5 kg al giorno.

Come migliorare la produzione di latte

Le bovine però non producono lo stesso latte per tutti i 305 giorni; infatti, una bovina da latte produce più latte nei primi 60 – 90 giorni della lattazione, per poi calare progressivamente fino alla messa in asciutta.

Questi dati possono però risentire di una scarsa efficienza nel raggiungere gli obiettivi prefissati, spesso dei ritardi nella fertilità o patologie di varia natura impediscono una produzione di latte in linea con le aspettative, riducendo quindi il risultato finale.

Negli anni le tecnologie e la ricerca scientifica hanno permesso di ottenere risultati impensabili; tuttavia, rimane fondamentale essere convinti che le bovine da latte sono animali e come tali, per esprimere al meglio le loro caratteristiche devono poter avere il massimo benessere e poter soddisfare ogni loro fabbisogno, sia esso fisiologico che alimentare.

In questa ottica ZOO ASSETS ha da anni sviluppato la tecnologia DIAZYME®, questo anno potenziata tramite l’aggiunta dell’enzima proteasi, allo scopo di esprimere il massimo potenziale della razione migliorando la digeribilità ruminale e aumentando l’efficienza alimentare e di conseguenza migliorare i parametri produttivi e qualitativi del latte e la redditività aziendale, sempre preservando il benessere delle bovine.